Mondi Paralleli Associazione di Volontariato

IL PRIMO MAGGIO E IL LAVORO IN SICUREZZA

di Marisa Melis

QUOTIDIANO SARDEGNA DEL 27 aprile 2012

Martedì è il primo maggio ed è la festa del lavoro.

Sembra quasi una presa in giro festeggiare tale avvenimento, perché sappiamo la crisi che sta attraversando il nostro paese.

Ma è un giorno di ricordi, riportare alla memoria i fatti con le persone che, si sono prodigate per avere e dare occupazione e tutela nello svolgimento di questi lavori.

Bisogna ricordare anche quante persone sono diventate disabili proprio nel posto di lavoro.

Anni di lotte per avere più tutele sul lavoro, hanno dati grandi risultati, ma ancora c’è da lavorare in tal senso.

Nei primi anni del secolo scorso, cominciarono le prime proteste sul lavoro e cominciarono proprio nella nostra Regione, precisamente a Buggerru. I minatori protestavano perché volevano più sicurezza nel posto di lavoro, con turni meno massacranti e con più attrezzature per la loro protezione.

La storia ci racconta cosa avvenne nel mondo del lavoro sino ad arrivare ai caldi anni settanta con le lotte dei metalmeccanici in tutte le piazze delle regioni italiane.

Lotte e conquiste per la sicurezza in ogni ambiente lavorativo.

Le cronache ci parlano ogni giorno di morti bianche sul lavoro, però non sappiamo quante persone rimangono disabili negli incidenti lavorativi, si parla di circa 50 mila persone all’anno, che rimangono invalidi tra incidenti stradali e sul lavoro.

Persone che all’improvviso si trovano in questa situazione e con la loro famiglia devono riprogrammare la loro vita.

Le leggi per l’inserimento dei disabili esistono, ma tante imprese preferiscono pagare le sanzioni anziché collocare i disabili.

Nel pubblico impiego le assunzioni sono bloccate da tanto tempo.

Ultimamente è tutto un fiorire di famiglie che aprono attività, per lo più nella ristorazione per dare un’opportunità ai ragazzi disabili. Sono comunque piccole iniziative, che hanno il potere di incoraggiare altri genitori e chi pensa, di dare un’opportunità a questi ragazzi.

Finiscono sulla stampa: i ragazzi che fanno i camerieri nelle pizzerie, qualche raro commesso, qualche giardiniere, piccolissimi numeri.

Festeggiare il primo di maggio con l’augurio di un futuro lavorativo per tutti è il minimo che tutti sognano.